Articolo o spot per vendere il tuo prodotto/servizio?

Spot pubblicitari Vs Articoli informativi: cosa è più efficace?

Viviamo in un’epoca in cui sono per lo più i semplici spot pubblicitari a cercare di catturare le attenzioni dei possibili clienti. Un’epoca limitata alla superficialità, in cui si cerca di bombardare l’attenzione altrui in un breve tempo con poche informazioni, che spesso non sono nemmeno essenziali. Per giunta questo accade non solo nella televisione, ma anche su Internet.

Eppure, statistiche alla mano, sembra proprio che quello legato agli annunci pubblicitari sia un modus operandi ormai vecchio, anziano e anche poco efficace. Il fatto è che gli spot sono ormai così tanti da annoiare e un possibile cliente che ne vede un altro semplicemente lo scarta. Non lo reputa più importante, anche se potrebbe esserlo: anche un annuncio pubblicitario ben fatto rischia di perdersi in mezzo a tutta quella quantità di spot che praticamente ogni giorno si possono trovare su Internet.

Per vendere il proprio prodotto o servizio limitarsi a un qualsiasi spot pubblicitario ormai non basta. Anzi: non basta semplicemente uno spot, serve qualcosa di più. Qualcosa che rappresenti una novità, che dia uno scossone all’intero settore e offra la possibilità di spiegare ai potenziali clienti meglio, più a fondo, i vantaggi e i punti forti di ciò che si vuole vendere a loro.

Una soluzione al problema legato alla noia degli spot pubblicitari c’è e si chiama Content Marketing.

Content marketing: l’importanza degli articoli

A confermare la reale efficacia del content marketing ci pensano diverse statistiche raccolte da numerosi blog che si sono concentrati proprio sull’efficacia degli articoli piuttosto che degli annunci. E con i dati diventa difficile contraddire ciò che rappresenta una reale certezza matematica; una garanzia di successo per la propria attività.

Secondo le statistiche, basta un post sul blog di circa 1000-1050 parole per riuscire non solo a catturare l’attenzione del cliente, ma spiegargli anche il motivo per cui dovrebbe rivolgersi proprio alla a un’attività commerciale in particolare e acquistare proprio dalla stessa. Considerando che generalmente le aziende che hanno dei blog cercano di sviluppare dei contenuti più corti (la media è di 750 parole), si hanno delle ottime possibilità di avere una maggiore visibilità su Google.

Il content marketing ben fatto, insomma, è ancor oggi un mercato per niente saturo che garantisce la possibilità di offrire ai potenziali clienti una completa panoramica su tutto ciò che riguarda il prodotto il servizio offerto. Come se tutto ciò non bastasse, gli articoli di lunghezza superiore e con un completo approfondimento in merito all’argomento trattato sono in grado di generare all’incirca 9 lead di più rispetto agli articoli più brevi.

Considerando che poi un bel post approfondito creato per scopi promozionali richiede all’incirca 3 ore di tempo, la convenienza è sicuramente alta: si potrà portare tanti lead e aumentare i guadagni della propria azienda grazie a una strategia di content marketing non solo innovativa, ma anche ben precisa.

Ovviamente, gli articoli creati a scopo promozionale non devono essere noiosi. L’importanza dell’approfondimento non va certamente trascurata, ma questo non significa che ci si possa limitare ad offrire al cliente solo tantissimi dati e numerose informazioni. Si tratta, pur sempre, di una pubblicità e come tale bisogna preoccuparsi di creare un testo interessante, che possa coinvolgere a pieno l’attenzione del possibile cliente. Inoltre un testo di questo genere deve anche essere scorrevole: a nessuno piacciono i lunghi mattoni di testo che includono numerosi dati.

Scrivendo un articolo rispettando questi primi criteri è possibile aumentare la possibilità di avere un ROI maggiore di ben 13 volte rispetto a quanto accade con un semplice annuncio pubblicitario. Questo anche grazie a un costante aumento del traffico dovuto alla pubblicazione degli articoli sul blog legato all’azienda: né bastano almeno 16 ogni mese per aumentare il traffico verso il sito di ben 3,5 volte. E stando a quanto dimostrato dalle classifiche stilate da HubSpot, aumentando ulteriormente il numero degli articoli si possono tranquillamente generare ancora più lead.

Ovviamente si tratta di un intero settore che bisogna studiare appositamente per avere successo. Per esempio, basti pensare ai titoli dei blog che includono all’incirca 6-13 parole. Gli articoli con dei titoli sufficientemente grandi riescono a ottenere la maggior parte del traffico.

Content marketing: il vantaggio dell’interazione con i clienti

Un fattore molto importante di cui spesso e volentieri ci si dimentica riguarda l’interazione tra l’azienda e il suo cliente.

Sempre stando a quanto riportato dalle statistiche di HubSpot, il 43% dei lettori scrive qualcosa sul blog dell’azienda. Questo le permette di comunicare con il cliente, fidelizzandoli. Difatti, all’incirca il 60% dei consumatori si sente coinvolto nell’azienda dopo aver letto la risposta a un proprio post sul blog aziendale. Non a caso, tali cliente saranno maggiormente portati verso l’acquisto, a differenza di quanto accade con i spot pubblicitari.

Come se tutto ciò non bastasse, l’interazione con il cliente apre le porte anche ai like e condivisioni, che rappresentano un altro modo per aumentare la visibilità della propria attività. Si attiva, quindi, un meccanismo a catena che porta verso l’azienda ancora più attenzioni da parte dei clienti.

Se poi si vuole accentuare ulteriormente la possibilità d’interazione con i clienti, si può creare non un articolo promozionale “tradizionale”, ma interattivo: si possono fare domande, delle accezioni, dare delle risposte e condire tutto con delle analisi e grafici.

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